15 ottobre 2017 Complesso Monumentale Chiostri di Santa Caterina Auditorium Finalborgo - Savona
Relatori:
Magistrato: Fiorenza Giorgi
Docente Bioetica: Luisa Battaglia
Direttore Centro Cure Palliative: Marco Bertolotto
Nutrizionista: Valentina Sguerso
Presidente e Avvocato Sportello Anti-Violenza Artemisia Gentileschi: Laura Dagnino, Maria Gemma
Psicologi, Psicoterapeuti: PierNicola Ninci, Manuela Iona
Concept:
L’Associazione “Il Canto della Terra – Finale Ligure “con la Libreria “disegnamiunapecora “ e l’Associazione “ Nuove Rotte” di Alba dedica questo Evento ad Angela Schiappapietre, amica pittrice e critico d’arte. non più con noi. e protagonista dell’urgenza della divulgazione della bellezza attraverso l’arte rivolta ai bambini con le tecniche pittoriche e di laboratorio.
Collaborando con Angela è nata l’esigenza di diffondere il nostro pensiero comune sull’arte come importante veicolo per le famiglie utile per migliorare le relazioni interne alla famiglia e trascorrere insieme il tempo in modo diverso e costruttivo.
L’Evento è un riflessione multidisciplinare sulla formazione dei bambini, su come crescerli in modo sano, armonico, donando loro una infanzia serena basata sulla bellezza interiore, nel Mondo, nella Natura, nelle Arti e nei rapporti sociali virtuosi con gli altri.
Il filo conduttore, comune alle diverse discipline sarà il libro “Il Piccolo Principe“ di Antoine de Saint-Exupéry.
L’Evento sarà una giornata multi-disciplinare e multi-didattica rivolta a bambini, genitori, artisti, terapeuti, insegnanti e da intendere come stimolo per un’evoluzione infantile che coinvolga psicologia, letteratura e arti.
Il Convegno sarà introdotto da una performance di teatro-danza, anticipazione della “lettura animata” del pomeriggio. Inoltre, alla fine della mattinata di lavori seminariali verranno introdotti gli autori dei laboratori artistici e didattici che si terranno nel tardo pomeriggio.
La lettura animata dal titolo “ Il Piccolo Principe racconta “ scritto e interpretato dal Collettivo Scirò, gratuito, durerà circa un’ora.
I tre laboratori artistici e didattici del tardo pomeriggio saranno gratuiti e rivolti ai bambini e sono il frutto delle esperienze didattiche che da due anni la libreria “disegnamiunapecora” di Federica Audissone propone nei suoi spazi.
Nel corso di un’intera giornata dalle ore 9, 30 alle ore 18,30 ( con una pausa per il pranzo ) si effettuerà il seguente programma:
Presentazione Evento: Dott.ssa Manuela Iona
Si parte !!!!…..con Il piccolo principe !!!!
performance teatro-danza (collettivo Scirò – Associazione “Nuove Rotte” Alba)
immaginare un bambino
Dott.ssa Alberta Alcetti (Psicologa dell’età infantile )
conoscersi nel primo anno di vita del
bambino
Dott. Fausto Primosich ( Responsabile regionale AIMI)
giocare con i piccoli fino a tre anni
performance teatro-danza (Collettivo Scirò – Associazione “Nuove Rotte” )
come vivere bene gli anni della scuola primaria
Maestro Valeriani (Maestro, Sindaco di Pietra Ligure )
la relazione felice con i genitori
Dott. ssa Graziella Cavanna (Psicologo Psicoterapeuta)
Il punto di vista di una scrittrice
Scrittrice Dott.ssa Annalisa Strada (libreria “disegnamiunapecora” di Finale Ligure)
……” Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi se ne ricordano!” performance teatrodanza – Daniela Febino e CollettivoScirò
Ore 15,30/17
Spettacolo per famiglie
Il piccolo principe ….. racconta..
Per i più piccoli- fino a 3/4 anni ci sarà un laboratorio sulle sensibilità musicali dal titolo:”
I Suoni del Piccolo Principe
tenuto da Daniela Febino e Collettivo Scirò - Alba. (Rosita Pepe, Marta Salomone, Giulia Burzio, Zoe Grant, Francesca Scanavino, Matteo Squillari )
Regia Daniela Febino
Allestimento scenico Beppe Pepe
I primi studi relativi alle problematiche psicologiche delle persone affette da malattie oncologiche furono eseguiti sessanta anni fa. Attualmente si è giunti a conoscenza che un terzo delle persone ammalate di cancro presenta alti livelli di stress emozionali, in particolare: dolore fisico, ansia, depressione, disturbi del sonno che interferiscono negativamente con il decorso della loro esistenza e abbassano il livello di qualità della vita. Anche i familiari di questi malati sono spesso soggetti, durante e dopo la malattia, alle stesse problematiche. ” E’ necessario garantite una presa in carico globale del malato fin dall’inizio del percorso terapeutico attraverso un approccio multidisciplinare e multidimensionale sostenuto da un’organizzazione dipartimentale che garantisca da un lato il miglior trattamento antitumorale (in termini di qualità, tempo e di coordinamento degli interventi) dall’altro un precoce riconoscimento di eventuali altri bisogni (fisici, funzionali, psicologici, spirituali, sociali e riabilitativi) del malato. L’approccio integrato vede come obiettivo la cura del malato e non solo del tumore e oltre a garantire il miglior trattamento antitumorale …permette un inserimento precoce delle cure palliative e la riabilitazione e la prevenzione… (dolore, supporto nutrizionale, supporto psicologico, spirituale e sociale ecc). In diversi Paesi Europei la componente emozionale è stata introdotta come sesto parametro vitale da monitorare regolarmente al pari della pressione, frequenza cardiaca, della temperatura cutanea, della frequenza respiratoria e del dolore. La comunicazione di una malattia oncologica è da considerarsi un evento critico nella vita di qualsiasi individuo ed è sempre accompagnato da molteplici e differenti reazioni emotive sia da parte del malato, sia dei familiari coinvolti. Sentimenti intensi e contraddittori come paura, rabbia, senso di colpa, panico e solitudine possono interferire con la quotidianità degli ammalati e comprometterne l’equilibrio psicologico e relazionale. A seconda del livello di gravità e della prognosi i malati di cancro transitano in un’area incerta costituita da esami medici, controlli, scadenze. Essere ammalati di cancro comporta la dura esperienza del dolore fisico, della precarietà della propria esistenza, della interruzione del lavoro o della sua ripresa dopo la diagnosi, possibili cambiamenti dell’equilibrio individuale e familiare, lavorativo, sociale. Gli ammalati devono poi convivere con l’incertezza, tollerarne l’ansia o l’angoscia, spesso hanno prognosi incerta e, in alcuni casi, il dolore e i sintomi fisici possono essere intensi e aumentati dall’angoscia di una consapevolezza profonda di trovarsi vicini al termine della propria vita. La psico-oncologia è dunque necessaria per garantire alla persona ammalata di tumore e ai suoi familiari una migliore qualità di vita e un’assistenza ottimale, che è un “dovere” della medicina e dell’oncologia e un “diritto”di ogni cittadino. Il “Documento Tecnico per ridurre il carico di malattia del cancro” stilato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il dolore psicologico, al pari del dolore fisico, è un parametro vitale da monitorare regolarmente durante il percorso di malattia e di follow-up. (questo concetto è fra l’altro stato assunto nel giugno del 2008 come punto importante nelle conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea che invita gli Stati membri dell’Ue a rendere operative procedure per dare risposta ai bisogni psicosociali delle persone con cancro nella assistenza clinica oncologica, nella riabilitazione e negli interventi post-trattamento. In Italia, il Piano oncologico nazionale, ha sottolineato in maniera specifica il ruolo e l’importanza della psico-oncologia, indicando che “la rilevazione precoce delle dimensioni psicosociali (screening del disagio emozionale, rilevazione dei bisogni del paziente e della sua qualità di vita) rappresenta il presupposto per individuare le persone che necessitano di interventi mirati”. Viene inoltre stabilito che “l’attivazione, nelle diverse neoplasie e fasi di malattia, di percorsi psico-oncologici di prevenzione, cura e riabilitazione del disagio emozionale, siano essi di supporto o più specificamente psicoterapeutici (individuali, di gruppo, di coppia, familiari) risulta fondamentale per il paziente e per la sua famiglia”. E' inoltre risultato indispensabile creare le linee-guida specifiche, secondo gli standard internazionali accreditati, sulla formazione dei medici e delle figure professionali che operano nel settore oncologico e identificare la figura dello psico-oncologo, il professionista psicologo o psichiatra che abbia svolto un training specifico in oncologia e nelle cure palliative. La crescente richiesta di cura e l’assistenza dei malati oncologici, inguaribili, terminali e loro familiari vede nella figura dello psico-oncologo il massimo grado di competenza nell’affrontare in modo adeguato i problemi connessi. L’assistenza psicologica è lo strumento di elezione per il perseguimento degli obiettivi indispensabili alla relazione d’aiuto dei malati oncologici guaribili e inguaribili.